Gli esperti lo ripetono instancabilmente: gli pneumatici sono l'unico punto di contatto tra la strada e il veicolo, e quindi svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza, motivo per cui non vanno sottovalutati.
Non solo bisogna sceglierli con cura al momento dell'acquisto, tenendo conto delle esigenze, ma prestare attenzione anche alla loro continua manutenzione affinché l'efficienza non diminuisca nel tempo. Per il guidatore è da prescrivere l’attenzione per la valutazione dello stato delle gomme, ed è necessario saper effettuare dei controlli che siano regolari, almeno un controllo ogni quattro settimane. Si deve controllare lo stato delle gomme della vettura, non solo da un punto di vista estetico. Anche altri fattori, come la pressione di gonfiaggio.
Elementi da considerare
Quando si tratta di sicurezza degli pneumatici, i conducenti devono considerare quattro cose:
-Profondità della scanalatura del battistrada
-L'età del pneumatico
-La pressione
-L'aspetto esterno della copertura.
Il primo fattore, relativo alla profondità del battistrada, è proprio previsto dalla legge: questa profondità non deve essere inferiore ad un millimetro e 6 decimi, in questo caso scatterà una sanzione amministrativa e il veicolo potrà essere sequestrato anche perché non nelle condizioni minime di sicurezza poter circolare.
La profondità della scanalatura è sostanzialmente la distanza che separa la parte più esterna del battistrada dalla parte più interna della scanalatura: questa misura è importante perché aiuta a garantire la maneggevolezza della vettura, l'aderenza, lo spazio di frenata limitato e l'aderenza su asfalto è particolarmente vera quando le condizioni sono sfavorevoli, o la pavimentazione presenta acqua, neve o fango. Quando la profondità della scanalatura diminuisce, lo pneumatico perde efficienza.
L'età della gomma
A livello ufficiale, i pneumatici per auto non hanno una data di scadenza, ma l'età del pneumatico è un parametro molto importante da considerare, perché l'invecchiamento avrà un impatto negativo sul pneumatico: più vecchio è il pneumatico, maggiore è il rischio di danneggiamento. Può avere anche improvvisi cedimenti strutturali. Le gomme invecchiano a causa dell'ossigeno, che nel tempo penetra e rompe i legami a livello molecolare che costituiscono la gomma del pneumatico, con conseguente perdita di elasticità e resistenza, rendendo il rivestimento più duro e fragile.
Questo processo influirà sul fatto che i pneumatici siano stati utilizzati o tenuti fermi in magazzino, motivo per cui è necessario acquistare pneumatici di nuova produzione, evitare quelli che hanno più di due anni, controllare il codice DOT o a quattro cifre per ogni pneumatico La produzione la data è stampata sulle pareti laterali.
Pressione di gonfiaggio e controllo esterno
La pressione di gonfiaggio del pneumatico deve essere sempre al livello corretto, altrimenti - che sia sgonfio o sovragonfiato - aumenterà il rischio di danni per rottura del pneumatico. Una foratura non può garantire un'aderenza adeguata ed è soggetta a surriscaldamento, quindi aumenta il rischio di rotture improvvise, inoltre aumenta la resistenza al rotolamento, con conseguente aumento del consumo di carburante.
Ogni veicolo è contrassegnato da un valore di pressione di gonfiaggio e il conducente deve rispettarlo e controllarlo regolarmente circa una volta al mese. Oltre al controllo della pressione, una volta al mese deve essere effettuata un'ispezione visiva per assicurarsi che l'aspetto della copertura non causi gravi problemi. Infine un consiglio utile è quello di invertire i pneumatici ogni 10-12 mila chilometri, in maniera da avere un’usura omogenea su tutte e quattro le gomme e allungare in tal modo la vita del battistrada.